“Fare digitale”

6 October 2014
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News –

     maker faire PONG 
Dal 5 all’ 8 ottobre si è svolta a Roma l’edizione europea di Maker Faire. L’evento, ospitato all’Auditorium Parco della Musica, ha suscitato un grande interesse, registrando un alto numero di visitatori di ogni età.

La manifestazione, rivolta anche ai giovanissimi, oltre ad aver previsto workshop e conferenze sulla condivisione di idee e progetti da parte di innovatori junior, ha ospitato i 17 istituti superiori selezionati mediante la Call4School (aperta a progetti innovativi e sperimentali), organizzata in collaborazione con il Miur. Una menzione speciale è stata riservata all’ Istituto Comprensivo di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza).

Tra stampanti 3D, robot, schede elettroniche e soluzioni sorprendenti, parole chiave della manifestazione sono state open source, creatività e imprenditorialità, condivisione, costruzione di prototipi, crowfunding. Le competenze in gioco richiamano quelle che animavano le botteghe artigianali, ma con un livello tecnologico alto e mediato da software che rendono la programmazione accessibile anche a chi non ha competenze specialistiche. 

     robot 
Tuttavia non mancano motivi di riflessione su quello che è stato definito l’internet delle cose, sul fatto che gli oggetti comunicano dati su se stessi e accedono alle informazioni di altri, in una connessione continua. Il mondo elettronico entra in quello reale e lo condiziona. Non sappiamo quale sarà l’impatto sulla nostra esistenza, sull’evolvere del rapporto uomo macchina, rapporto che non solo modifica i tratti fisici della relazione (es. wearable tecnology, o accessori come kinet) ma investe anche aspetti emotivi. Si rimane colpiti dalle sembianze umanoidi dei robot o da applicazioni che ambiscono ad interagire con gli stati d’animo, non solo delle persone ma persino delle piante. Ascoltare musica live suonata su strumenti tradizionali da una band interamente formata da robot musicisti suscita molti interrogativi.

     orchestra 
Non meno rilevanti le conseguenze per le professionalità destinate a scomparire e quelle che invece rapidamente si definiscono e si sviluppano nel tessuto digitale, facendo presagire la prossima e neppure tanto lontana rivoluzione del mondo del lavoro e della produzione.
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