Il Ptof

23 Ottobre 2015
Redazione
Come deve essere strutturato il Piano Triennale dell’Offerta formativa?
La scadenza per l’approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa è stata rinviata al 15 gennaio, data entro la quale le istituzioni scolastiche avranno ricevuto l’assegnazione dell’Organico di potenziamento. Entro quella data, secondo quanto riportato sul sito dell’Indire, dovrà anche essere stato definito il Piano di Miglioramento.
La legge 107/2015 ha modificato l’art. 3 del Dpr 275/1999, introducendo diverse novità, non solo rispetto alle competenze degli OO.CC. nella procedura di adozione del Piano dell’offerta formativa, ma anche per ciò che riguarda i contenuti da inserire in quello che rimane il documento fondamentale “costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”  e che assume un respiro triennale.
In primo luogo, il dirigente scolastico deve definire gli indirizzi per l’attività della scuola (prima di competenza del Consiglio di istituto) e le scelte di amministrazione e gestione. Sulla base delle indicazioni fornite dal Dirigente, il Collegio dei docenti elabora il Piano. Il Consiglio di istituto lo approva.
Ma come deve essere strutturato il Piano? La legge contiene alcune prescrizioni.
Il piano triennale deve contenere indicazioni per la copertura:
  1. del fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione (c. 14)
  2. del fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (c. 14)
  3. del fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (c. 14)
  4. del fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali (c. 14)
Deve inoltre contenere:
  • i piani di miglioramento dell’istituzione scolastica, previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, 80. (c. 14)
  • la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche (c. 12)
  • le modalità di attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni (c. 14)
  • azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale  (c. 57)
Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, le istituzioni scolastiche e gli enti locali, anche in collaborazione con le famiglie interessate e con le realtà associative del territorio e del terzo settore, possono promuovere, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici. Anche queste eventuali attività andranno inserite nel Ptof (c. 22).
Vi sono poi indicazioni specifiche per ordine o grado di scuola:
Scuola secondarie:
Nel Piano devono essere inserite le attività di alternanza scuola lavoro e dovranno essere previste le attività di formazione relative alla sicurezza. Inoltre, a rafforzare le responsabilità previste in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, la norma sottolinea l’obbligo di realizzare, nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per  promuovere  la  conoscenza  delle  tecniche  di  primo  soccorso,  nel  rispetto  dell’autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio.
Scuola primaria:
Per l’insegnamento  della  lingua  inglese,  della  musica  e dell’educazione  motoria  nella  scuola  primaria  sono   utilizzati, nell’ambito delle risorse di organico disponibili, docenti  abilitati all’insegnamento per la scuola primaria  in  possesso  di  competenze certificate, nonché docenti  abilitati  all’insegnamento  anche  per altri gradi di istruzione in qualità di  specialisti,  ai  quali  è assicurata una specifica formazione nell’ambito del  Piano  nazionale di cui al comma 124 (c.20).
L’elaborazione del Piano tirennale dovrà essere preceduta dall’analisi delle risorse disponibili e della situazione dell’istituzione scolastica. In questo impegno potranno essere di aiuto i dati acquisiti per l’elaborazione del RAV.  Le scelte dovranno collocarsi entro gli obiettivi prioritari indicati dalla legge di rriforma nel c. 7, anche utilizzando le opportunità offerte dalla quota di autonomia dei curricoli e dagli spazi di flessibilità. Probabilmente l’inserimento del Piano di miglioramento nel Piano Triennale dell’Offerta formativa avrà l’effetto di focalizzare le azioni e di rendere più stringente il riferimento ai risultati ottenuti con le azioni formative.
Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre e pertanto si potrà realizzare un adeguamento che sarà tuttavia di segno opposto a quello auspicato: il piano si adeguerà alla natura delle risorse assegnate e non il contrario …
L’ufficio scolastico regionale verificherà che il piano triennale dell’offerta formativa rispetti il limite dell’organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmetterà al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, gli esiti della verifica.

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