Essere docenti in Germania …

11 Ottobre 2014
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Docenti in Germania: in passato una professione prestigiosa, ora solo un lavoro molto problematico?
Il 23 settembre scorso la ZDFzeit ha diffuso un servizio sui docenti tedeschi. Il filmato può offrire spunti di riflessione nel confronto con la situazione italiana. Oltre al video  in lingua tedesca (nella pagina collegata selezionare Video Die komplette Doku), mettiamo a disposizione una breve sintesi in italiano …
 Da Unter der Lupe: Lehrer-Klishees

Gli insegnanti sono lavativi, così giudicava tempo fa i docenti tedeschi l’ex cancelliere Gerhard Schröder, attirandosi le critiche degli insegnanti che, se da un lato hanno un orario meno gravoso di altre professioni, dall’altro svolgono un lavoro sotto pressione, scarsamente riconosciuto, caratterizzato da continui contrasti con gli studenti e i genitori, scivolando spesso nel burn-out.

Lavativi o capri espiatori? “Faule Säcke oder Prügelknaben?”  Per documentare l’operato e la condizione degli insegnanti le telecamere della televisione tedesca ZDF hanno ripreso per un lungo periodo il lavoro di due docenti, in una scuola nei pressi di Amburgo.

Nel filmato si fa riferimento al ricercatore neozelandese John Hattie e alle sue ricerche circa l’importanza di un buon rapporto tra studenti e insegnanti, dell’esistenza di feedback e di un continuo aggiornamento professionale; ma soprattutto viene sottolineata la centralità della personalità del docente come vera garanzia di buona scuola:  “io imparo non da chi mi racconta ma da chi mi coinvolge”.    John Hattie mette in luce anche gli aspetti che contrastano il concetto di buona scuola tra cui vacanze troppo lunghe, troppa televisione, la non ammissione all’anno successivo. Anche i compiti a casa non aiutano molto.

Il servizio rileva che i docenti appaiono sotto pressione, al limite di rottura “Kurz vorm Zusammenbruch”. Spesso devono imporsi per riportare ordine e salvaguardare il valore didattico dell’ora di lezione.

E’ un pregiudizio molto diffuso in Germania che gli insegnanti lavorano poco e hanno molte vacanze; in realtà oltre alle ore di lezione in aula, nel conto delle ore lavorative degli insegnanti bisogna aggiungere il lavoro “invisibile” di programmazione in istituto e di redazione e correzione dei compiti che viene svolto a casa. Oltre a ciò, anche se non esistono statistiche attendibili sul tempo di lavoro degli insegnanti, secondo quanto emerge dal filmato per preparare 45 minuti di lezione un docente esperto ne impiega circa 60 di lavoro a casa. Quindi oltre alle  ore di lavoro frontale e alle ore di programmazione e amministrazione didattica svolte in istituto, bisogna anche considerare almeno altrettante ore di lavoro per la preparazione delle lezioni e un numero non ben definito di ore per la redazione e correzione dei compiti a casa.

Ma non è tutto: gli insegnanti devono costantemente confrontarsi con i problemi dei giovani e  velocemente adeguarsi al continuo mutare delle esigenze delle generazioni di studenti che si susseguono anno dopo anno. Anche i genitori, sempre più di frequente, sembrano orientati a polemizzare e combattere per ottenere un voto più alto, piuttosto che collaborare con gli insegnanti nel processo educativo. Molti insegnanti tedeschi quindi  accusano questa pressione e perdono entusiasmo e motivazione. Nella professione si riscontrano frequenti sintomi di stress fisico e mentale che si manifesta con insonnia (33,4 per cento), cefalea (32 per cento) e frequenti casi di burn-out (Ausgebrannt  Lehrer) che comportano un drastico peggioramento della qualità della docenza erogata. Infatti, racconta il filmato, “il presupposto per entusiasmare uno studente è un docente che sia entusiasta di ciò che fa”. Di fatto, però, circa il 15% degli insegnanti lascia il servizio prima dell’età pensionabile (62 anni).

In realtà i docenti in Germania sono tra i meglio retribuiti in Europa. Per molti giovani questo è sicuramente un motivo per intraprendere questa professione. Nel filmato si sostiene però che chi intraprende la professione alla ricerca di un tranquillo “posto fisso” non sarà mai un buon insegnante, entusiasmo e professionalità corrono di pari passo. Il servizio prosegue evidenziando che la formazione scolastica è la base dell’economia futura di una nazione. La Germania  è oggi al vertice dell’economia europea, perché aveva il miglior sistema di istruzione proprio negli anni in cui gli attuali dirigenti, imprenditori e lavoratori erano sui banchi di scuola. Considerata l’importanza della personalità del singolo insegnante nel processo di insegnamento-apprendimento, si punta l’attenzione sulla qualità della preparazione che deve necessariamente bilanciare teoria e pratica. In tal senso il tirocinio riveste un ruolo importante. Oggi idocenti tedeschi sono chiamati ad insegnare ai loro ragazzi a lavorare in team ma di fatto non hanno mai imparato a lavorare in gruppo. Nel servizio si afferma che questa è una criticità che dovrà essere superata velocemente.

Una puntuale selezione del corpo docente risulta fondamentale. Nel filmato viene sottolineato che in Finlandia gli studenti si collocano ai vertici del PISA, mentre la Germania si posiziona a metà classifica. In Finlandia, dove le classi sono formate da non più di 20 alunni, la professione insegnante è sentita come una vocazione,  la formazione  dei docenti è considerata particolarmente buona, il livello di selezione per gli insegnanti è alto e segue criteri rigorosi (solo uno su dieci viene ammesso alla professione), inoltre la Finlandia spende per il sistema scolastico il 30% in più della Germania. In Finlandia non è ritenuto fondamentale il rendimento scolastico quanto piuttosto l’apprendimento in sé: “nessuno deve essere lasciato indietro”, anche i più deboli vengono aiutati nella scuola e a spese della scuola.  Considerando però lo scarso livello di attrattiva sociale che oggi la professione di insegnante ricopre in alcuni paesi europei, sembra  irreale agli autori del servizio immaginare una competizione tra le migliori menti per intraprendere una carriera da insegnante! Però, conclude il filmato, il lavoro di docente può ancora essere gratificante.

Nella classe sperimentale filmata, al termine dell’anno gli studenti valutano il loro insegnante con giudizi che possono risultare gratificanti o di stimolo per il  docente. Nel servizio si sostiene che gli esperti ritengono importante l’istituzione di un controllo esterno sulla qualità della didattica, come del resto già accade in altre nazioni europee.

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