La Formazione in servizio nel ddl
Approfondimenti –
Il ddl sulla buona scuola prevede, a decorrere dall’a.s. 2015/2016, l’attivazione di ben due canali formativi per i docenti di ruolo.
La Carta del docente con un importo nominale di 500,00 euro per ciascun anno scolastico, potrà essere utilizzata dai docenti di ruolo per l’acquisto di libri e testi di natura didattico scientifica, di pubblicazioni e riviste riferite alle materie di insegnamento, per l’acquisto di hardware e software e per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali. In questo contesto il docente sarà libero di scegliere la formazione che meglio risponde alle sue esigenze e nulla vieta che più docenti possano consorziarsi per costruire una proposta formativa ad hoc con economie di scala.
Questi percorsi formativi non hanno carattere di obbligatorietà e la validità dell’importo della Carta del docente sarà annuale.
Diverso invece il discorso per la formazione erogata dall’amministrazione, formazione che sarà obbligatoria, strutturata, sistematica.
Dalla relazione tecnica che accompagna il ddl, apprendiamo che vi saranno 50 ore annuali di formazione obbligatoria. Di fatto viene modificato unilateralmente il carico di lavoro e l’orario degli insegnanti, senza che sia prevista alcuna incentivazione economica.
Il modello formativo proposto riprende in parte quanto già introdotto quest’anno per la formazione dei neoassunti.
Un nuovo modello formativo
Gli elementi più convincenti sono nell’introduzione di laboratori formativi e di attività peer to peer. Da sottolineare tuttavia che il costo orario previsto per quest’ultima attività è di 6,20 euro /ora (!).
Lasciano perplessi la dimensione dei gruppi per gli incontri di accoglienza e di fine corso (max. 250 docenti) e la riproposizione ancora una volta di attività di formazione on line su materie trasversali e disciplinari.
Lasciano perplessi la dimensione dei gruppi per gli incontri di accoglienza e di fine corso (max. 250 docenti) e la riproposizione ancora una volta di attività di formazione on line su materie trasversali e disciplinari.
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