La formazione iniziale dei docenti

10 September 2014
Admin
Approfondimenti –

Da «La Buona scuola. Facciamo crescere il Paese»

 
“Il primo momento della formazione iniziale del docente riguarderà il periodo universitario.  Il secondo momento consisterà in un semestre di tirocinio a scuola. L’aspirante docente assisterà l’insegnante mentor e contribuirà a svolgere alcune attività a scuola. E otterrà l’abilitazione al termine del periodo di tirocinio solo se riceverà una valutazione positiva da parte della scuola”.

Nel nostro Paese, per la formazione iniziale degli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria è oggi prevista una laurea magistrale quinquennale abilitante, con tirocinio a partire dal secondo anno di corso. Per la scuola secondaria superiore il percorso abilitante è successivo alla laurea (Tirocinio Formativo Attivo).

Tuttavia il modello adottato non sembra aver completamente risposto ai bisogni emergenti. A distanza di quattro anni dall’emanazione del Regolamento n. 249/2010, osservazioni e proposte di revisione si concentrano non solo sulle modalità di formazione ma anche sul ruolo giocato dagli istituti scolastici nel periodo di tirocinio.

Le dimensioni deontologiche nel profilo docente

Nella formazione iniziale degli insegnanti e nelle modalità di accesso alla professione, dovrebbero avere rilievo – più di quanto avvenga oggi – le dimensioni deontologiche della professione.

Il difficile rapporto tra scuole e università

Il nostro sistema, nei fatti, è  caratterizzato in generale da una sostanziale compartimentazione dei ruoli degli istituti scolastici e dell’università. Nel percorso formativo degli aspiranti docenti, il ruolo delle istituzioni scolastiche è nella maggior parte dei casi del tutto marginale.

Dal punto di vista delle istituzioni scolastiche la richiesta di cambiamento di questo difficile rapporto con gli atenei si concentra su alcuni aspetti chiave: dovrebbe essere potenziato il ruolo dei docenti nella formazione dei loro pari e il curricolo accademico andrebbe maggiormente orientato verso lo sviluppo di aree flessibili di competenza, in relazione alla variabilità delle situazioni da affrontare;  andrebbero potenziate le attività di ricerca sul campo, anche mediante progetti che coinvolgano le istituzioni scolastiche stesse.

 

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