Indice di ignoranza?

7 Novembre 2014
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News –
Un’indagine condotta da Ipsos Mori in 14 Paesi e pubblicata il 29 ottobre scorso, ci vede in testa alla classifica. Purtroppo non è un glorioso primato.
L’indagine ha quantificato il margine di errore  dei giudizi espressi dalla popolazione su alcuni temi chiave, confrontando le opinioni espresse dagli intervistati con i dati statistici disponibili.
I Paesi coinvolti sono stati, oltre l’Italia, Australia,  Belgio,  Canada,  Francia,  Germania, Ungheria,  Giappone, Sud Corea, Spagna, Svezia, Polonia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
I più consapevoli ed informati sono risultati gli Svedesi mentre noi siamo davvero poco aggiornati sulla nostra realtà sociale, così poco informati da risultare i più esposti ad errori di percezione. Ad esempio gli italiani credono che circa la metà della popolazione abbia oltre 65 anni mentre in realtà la percentuale è solo del 21%. Riteniamo inoltre che il 30% della popolazione sia costituita da immigrati. Le statistiche parlano di un ben più contenuto 7%. Non siamo più precisi nell’indicare la percentuale di musulmani che ipotizziamo al 20% a fronte del  4% restituito dai dati.
Pensiamo inoltre che il 49% della popolazione sia disoccupato mentre la percentuale media nel periodo in cui si è svolta l’indagine era del 12%.
Gli italiani però stimano con una buona approssimazione l’aspettativa di vita di un bambino nato nel 2014, ritenendo che sia di 78 anni mentre la statistiche parlano di 82 anni. E’ evidente che la disinformazione non aiuta nell’orientamento delle scelte ed è inoltre un veicolo di possibile manipolazione delle opinioni.
L’intera ricerca è disponibile sul sito di IpsosMori
Tags: data, sociologia,

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